Sgomento a Lecce, la storia si ripete: muore in via Taranto il senzatetto che scoprì i corpi di Dino e Veronica

Un 66enne senza casa è stato trovato deceduto all’interno di un casolare abbandonato di via Taranto, nei pressi di quello in cui morirono 2 anni fa i due senzatetto Dino e Veronica. Previsto nelle prossime l’esame autoptico. Ipotesi principale, cause naturali.

Si trovava in un casolare abbandonato perché una casa, lui, non ce l'aveva. E lì, purtroppo, è deceduto, pare per cause naturali. Lui, homeless (senza casa, ndr), 66enne, era rifugiato dentro questo stabile situato in via Taranto 123, in zona Borgo Pace, proprio nei pressi della casa in cui hanno trovato la morte Dino e Veronica, i due poveretti che precipitarono in una cisterna nella casa abbandonata e fatiscente. Sotto quel tetto, Giuseppe Fiorentino detto ‘barbone’, si rifugiava.

Ad intervenire sul posto, a seguito di segnalazione, gli agenti della Polizia che hanno affiancato il medico legale, dott. Colosimo, nelle immediate procedure di rito. Notizie più certe sul decesso si conosceranno a termine dell’esame autoptico che verrà effettuato nelle prossime ore.

La notizia ha ovviamente scosso l'intero quartiere, se non l’intera città, che certo non dimentica quanto accaduto tra le mura vicine tempo fa.
Tutti ricordano Giuseppe che era solito chiedere l’elemosina all’uscita della chiesa che sorge nella zona, la chiesa di Santa Maria della Pace e sempre Giuseppe fu colui il quale, insieme ad altri disperati, fermò l'Arcivescovo Domenico D'Ambrosio nel mezzo della processione dei Santi Patroni lo scorso anno, dando seguito all'accorato appello di qualche giorno prima.

Purtroppo, l'episodio odierno fa affiorare alla mente altri casi che occuparono per diverso tempo le colonne di cronaca nera dei quotidiani salentini. Come dicevamo, non si dimentica la morte di Dino e Veronica, ‘vicini di casa di Giuseppe’, di colui il quale aveva scoperto i loro corpi senza vita. Le sirene dell'ambulanza, il lavoro di estrazione dei corpi da parte dei Vigili del Fuoco di Lecce, Polizia e Carabinieri. Scenari ripetutisi oggi, ancora una volta, nella stessa zona.

E ancora. Un'altra triste storia accadde, invece, ad inizio Febbraio. Un uomo di origini belga –  noto a tanti in città – perì di stenti presso la stazione ferroviaria leccese. Scomparse alcuni giorni prima del nefasto accadimento, tanto che alcuni volontari chiamarono il 118, preoccupati per il suo stato precario di salute.

A settembre 2014, invece, toccò la stessa sorta ad un altro senzatetto, morto per strada sul marciapiede, all'angolo tra via Nazario Sauro e piazza Mazzini con due ferite alla testa.
 
I dettagli sulla morte di Giuseppe si conosceranno a breve e già si aspettano risvolti, ma una domanda rimane: Come è possibile? Come può ripetersi quanto accaduto 2 anni fa tra l’indifferenza di tutti?



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