Le fate non ci sono più, ma la magia resiste al tempo. Sulla via vecchia che porta verso le marine di Melendugno si trova un tesoro nascosto, bellissimo e misterioso.
Perduto tra gli ulivi, difficile da individuare senza una guida esperta, potremmo dire che si tratta di un vero e proprio set naturale per fotografie e videoriprese. Parliamo del complesso rurale più articolato dell’hinterland leccese, così diverso e così affascinante da meritarsi un nome leggendario: la casa delle fate.
Ci troviamo dinanzi ad un triplo ambiente studiato per servire da abitazione di campagna, deposito degli attrezzi e ricovero di animali.
Sul fronte anteriore è chiaramente incisa la data di realizzazione, mentre nella parte posteriore si scorge un piccolo recinto ed internamente una significativa intercapedine finestrata dove probabilmente venivano allevate galline o altri animali da cortile.
È un luogo da favola, oggetto tutt’oggi di escursioni mirate o metà privilegiata di passeggiate a tema naturalistico ambientale. Unico punto debole, la secchezza degli alberi che prima costituivano un rigoglioso uliveto secolare. Contro la Xylella, purtroppo, non è bastata nemmeno la buona magia delle fate.