Dopo la Borsa Internazionale del Turismo a Milano, anche al Vinitaly 2017 la Puglia è stata una grande protagonista. Il salone internazionale del vino che si è tenuto a Verona dal 9 al 12 aprile ha registrando record su record. Alta l’affluenza dei wine-lovers ma tanti anche gli ordini compilati dalle oltre 4 mila aziende espositrici. Un settore, dunque, in ottima salute. Del resto oggi, si può affermare che il comparto vitivinicolo è trainante ed è determinante per la crescita di fatturati e occupazione a livello nazionale.
Una stima di Coldiretti ha visto per il 2016, l’impiego nel settore di oltre un milione e trecentomila persone impegnate in una filiera che va dalle vigne alle cantine e alla distribuzione e che comprende anche i lavoratori occupati nella ricerca e nell’industria dell’enoturismo e della divulgazione. Opportunità di lavoro importanti che hanno determinato l’exploit di tutto il settore. Segnale inequivocabile di come l’agricoltura risulti fondamentale per rispondere alla crisi in maniera decisa ed efficace.
Quest’anno la kermesse veronese ha ospitato per la prima volta anche aziende provenienti da Cina, Russia e California. Non un rischio ma un’opportunità, questo contesto internazionale, per i vini pugliesi, che si sono strutturati in uno spazio importante. Tantissime anche le cantine salentine, che con i loro rossi e i rosati, hanno suggellato il successo del brand Salento.
L’impegno delle aziende che hanno puntato su ricerca e innovazione ha portato sul mercato prodotti di ottima qualità. E la top-quality indubbiamente paga. Al Vinitaly 2017 l’associazione Puglia in Rosé ha realizzato una piccola enoteca per raccontare a operatori del settore e buyer stranieri le bollicine e i rosati della nostra terra, che si stanno affermando sempre più in tutto il mondo. I rosati del Salento, sono dunque, un’occasione concreta per promuovere le produzioni ottenute dai vitigni storici pugliesi, che riscuotono sempre più apprezzamento all’estero.
Leccenews24 ha incontrato i protagonisti di un successo che nasce da lontano. Da Cantine Taurino, abbiamo incontrato durante una degustazione, Antonio Bello al quale abbiamo chiesto un riscontro su questa edizione del Vinitaly: ”Una conferma straordinaria per i nostri vini. Va dato indubbiamente merito a mio suocero Cosimo Taurino, fondatore delle cantine omonime, di aver fatto conoscere il negroamaro, il Salento e Guagnano in tutto il mondo, esportando qualità e immagine. In questo Vinality sono stati veramente tanti i giovani eno-appassionati che si sono avvicinati ai nostri vini, riconfermando così il successo per le nostre produzioni. Continuando, incontriamo Lorenzo Marra, direttore marketing delle cantine Schola Sarmenti di Nardò.
Il Vinitaly è ancora un’opportunità per le cantine salentine?
Il Vinitaly è sempre un’importante vetrina sul mondo specialmente per quelle aziende che riescono a creare una produzione d’eccellenza che rispecchi il nostro de rois; vini, quindi, espressione di un territorio che sa donare grandi frutti.
La presenza di paesi come Cina e Russia costituiscono una minaccia per il trend positivo delle produzione vitivinicole salentine?
Personalmente trovo il confronto con questi Paesi, un’opportunità per le aziende che sanno produrre qualità. Noi, ad esempio, ci raffrontiamo con una produzione eccelsa e con i nostri vini abbiamo raggiunto dei premi molto importanti sulle guide americane e sono questi i riferimenti che gli importatori vanno a ricercare. Quello che desiderano sono dei vini che rispecchino un gusto tipico pugliese ma che siano anche riconosciuti in tutto il mondo come sinonimo di qualità.
A conclusione del nostro tour al Vinitaly, incontriamo il Senatore Dario Stefàno.
Senatore Stefàno, la Puglia sempre protagonista sulla scena vitivinicola internazionale?
La Puglia è certamente protagonista della scena mondiale in quanto non rinuncia mai a mettere in evidenza quelle che sono le peculiarità dei nostri vini che ci hanno sempre reso vincenti in questi anni. Se abbiamo raggiunto delle mete ambiziose è stato perché abbiamo vestito il nostro protagonismo di tratti identitari e quindi di colori, puntando soprattutto su vitigni autoctoni che rendono le nostre identità inimitabili e inconfondibili.
L’agricoltura pugliese è ancora un volano forte per l’economia italiana ?
Assolutamente si, l’agricoltura pugliese è ritornata ad essere l’indiscussa protagonista della crescita del PIL, ed è diventata anche occasione di crescita professionale e di opportunità lavorativa per nuove generazioni. Il Salento in tutto questo è sempre presente e molto vivace.
A cura di Tiziana Protopapa
Vinitaly 2017, grande successo per le cantine pugliesi. E per il Salento, le prospettive sono sempre più ‘rosé’
Nuova conferma della salute del settore vinicolo pugliese dal salone del Vinitaly di Verona. I prodotti salentini si confermano apprezzati e stimati dai consumatori: LecceNews24.it ne ha parlato con Cosimo Taurino, fondatore delle rinomate omonime cantine.