Salento, primi arrivi di stagione

Arrivano le prime presenze di turisti che accorrono numerosi in occasione del ponte pasquale. Lecce e il Salento si confermano mete molto ambite.

Con il ponte pasquale e le festività di fine mese la stagione turistica si mette alla prova. Pur nelle difficoltà generali Lecce e il Salento continuano ad essere protagonisti.

Pronti via. La stagione turistica leccese è già cominciata. I bar di Piazza Sant’Oronzo, le vie del centro storico e gli alberghi della città sono già affollati. La parte del leone la fanno ancora una volta i tedeschi con la loro voglia di caldo e sole e la loro impareggiabile capacità di spesa. Sono i più ricchi d’Europa, infatti, quelli che scelgono il Salento in Primavera, poco inclini al turismo caotico dei mesi estivi i turisti provenienti dalla Germania preferiscono questo periodo per le gite culturali e a sfondo enogastronomico.

Qualcuno non lavorerebbe nemmeno se non ci fossero loro in questi giorni, e invece si lavora eccome.

Le guide turistiche sono in prima linea con le loro comitive di stranieri davanti alla basilica di Santa Croce e alla Cattedrale di Piazza Duomo, per il trionfo del barocco davanti alle macchine fotografiche.

Qualche inglese e tanti italiani del nord sono attesi per la settimana prossima e quella successiva, a cavallo o a ridosso di Pasqua. Un’occasione per presentare agli ospiti internazionali il modello reale di 

Lecce capitale europea della Cultura, nella speranza che porti fortuna.

L’unica incognita riguarda il mare con le restrizioni della Guardia costiera a pezzi strategici della costa orientale adriatica e jonica (Adriatico fino a Otranto e Jonio da Otranto a Leuca) per via del noto rischio crolli della falesia. Particolare apprensione per il litorale di Melendugno, quello più a rischio immagine a causa dell’allarme sicurezza che ne impedirebbe la piena fruizione.

Intanto le agenzie di noleggio barche si stanno attrezzando: se non sarà possibile frequentare alcune zone di costa per il divieto di balneazione, nessuno impedirà di prendere il largo con un piccolo natante e andare a gustarsi il mare da un’altra prospettiva. Non è ancora il modello salentino quello della nautica di massa, ma in Campania, Sicilia e Sardegna e già da molti anni un modello vincente.

​Verrebbe da dire che non tutti i mali vengono per nuocere.