Turismo e Salento binomio perfetto. Ma i trasporti sono sempre un problema

Inizia la stagione estiva 2015 e gli imprenditori turistici continuano a sottolineare il grave problema dei trasporti verso il Salento e nel salento. Attilio Caputo di Caroli Hotels: ‘Sento parlare di metropolitana di superficie, ma poi…’

Primo vero weekend della stagione estiva 2015. Tempo di attese, di aspettative, di previsioni che saranno confermate o smentite in sede di bilancio settembrino.

Si parte, comunque, con i favori del pronostico, nella consapevolezza che il Salento, ormai, è diventato meta indiscussa  in cima alle preferenze di turisti e vacanzieri. Si fa tanto parlare di destagionalizzazione e diversificazione, ma poi si aspetta il momento balneare, l’unicoin grado di incidere in maniera seria sui conti del comparto e sul pil.

I ponti di aprile, maggio e giugno, hanno confermato appieno il trend e si tratta, ora, di raccogliere ciò che si è seminato in promozione negli anni precedenti e nell’ultimo inverno, attraverso la partecipazione alle varie fiere e borse di settore in cui il Salento ha presentato tutta la sua attrattività. L’unico cruccio che gli imprenditori turistici continuano a manifestare è quello dei trasporti, nella duplice problematica: sia da Brindisi verso tutte le altre località del ‘tacco’ che all’interno dello stesso territorio negli spostamenti dallo Jonio all’Adriatico, passando per l’entroterra.

“Purtroppo sono anni, ormai, che combattiamo con questa esigenza. Malgrado il grande successo in termini di arrivi e presenze e il lento, ma costante, miglioramento della qualità nell’erogazione dei servizi, continuiamo a manifestare il tallone di Achille rappresentato dalla mobilità verso il Salento e all’interno del Salento”, si mette a capo di un’autentica crociata per migliorare il servizio Attilio Caputo, direttore della catena alberghiera Caroli Hotels che vanta varie strutture sull’asse Gallipoli-Santa Maria di Leuca.

“È impensabile che manchi un collegamento diretto Brindisi-Leuca e che i turisti giunti all’aeroporto debbano improvvisare il loro arrivo in terra salentina. Per non parlare, poi, degli spostamenti dalle marine all’entroterra che, a volte, rischiano di diventare viaggi della speranza. Eppure basterebbe poco per fare in modo che anche i paesi e le città interni possano godere dei benefici del turismo costiero. Sento parlare di metropolitana di superficie, ma poi…”
 
Un tempo Apt, Provincia e Camera di Commercio erano deputate alla promozione del territorio. E lo hanno fatto anche bene. Ma adesso che questi enti non esistono, sono in crisi o non hanno liquidità tocca solo a voi imprenditori l’onere della promozione?

“Penso che sulla promozione in passato si sia lavorato bene e i frutti che si potevano raccogliere si siano raccolti. Puglia Promozione adesso ha le risorse per continuare a svolgere il lavoro che prima facevano gli altri enti, ma io non metterei al centro del turismo il problema della pubblicità. Internet ha cambiato tutto, il modo di organizzare una vacanza da parte dei turisti e le capacità di promuoversi da parte delle strutture. Con i siti e con i ‘socia’l si arriva ovunque, ogni nostra struttura può raggiungere chiunque. Il problema serio è quello di cui parlavamo prima: una volta che i visitatori arrivano qui non sanno come muoversi. E poi basta con queste micro-promozioni, che portano alla ribalta ‘pezzi di Italia’ troppo piccoli per essere attrattivi nella grande sfida dei territori finalizzata a conquistare quote di mercato e ad accaparrarsi i turisti”.

Cioè, sta dicendo che nell’era della globalizzazione non ha senso che il Salento si promuova da solo?
“Esatto! A promuoversi deve essere il Sistema Italia e non le sue piccole articolazioni, che poi, invece, se la devono giocare all’interno del grande Padiglione Italia. La nomina di Evelina Christillin a responsabile dell’Ente Nazionale per il Turismo Italiano ci fa sperare bene. La concorrenza per intercettare turisti ha connotati internazionali e non provinciali. L’Italia deve farsi trovare pronta”.



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