La Corte di Appello ha ritenuto Daniela Salamanca, 59enne di Cavallino, non colpevole del reato di furto aggravato. Accolta, dunque, la tesi difensiva degli avvocati Giuseppe e Pasquale Corleto.
La magistratura ha deciso di trattenere le salme per ulteriori accertamenti e i funerali sono stati rinviati. Si fa sempre più strada il movente del delitto passionale.
I fatti si sarebbe verificati sei anni fa, in un Comune del Basso Salento. Intanto, il padre della presunta vittima si è costituito parte civile, assistito dall’avvocato Luigi Corvaglia.
I giudici della Corte hanno ridotto la pena, poiché alcuni reati sono caduti in prescrizione come sostenuto dalla difesa. In primo grado, l'imputato è stato condannato a 30 anni.