“Siamo contenti del verdetto di Arpa che è una buonissima notizia da un punto di vista squisitamente ambientale. Le acque lungo la nostra costa, infatti, si confermano in ottima salute e con un carico antropico assolutamente accettabile. È chiaro che sotto il profilo turistico questa è una stagione balneare che ha premesse di estrema incertezza, perché l’emergenza sanitaria inciderà non poco sull’estate e sul sistema economico che si regge sull’estate stessa. Speriamo che l’evoluzione dell’epidemia ci permetta di salvarne almeno una parte”, con queste parole Mino Natalizio, Assessore all’Ambiente del Comune di Nardò, commenta i dati di Arpa Puglia, secondo cui le acque delle marine del comune salentino, godono di ottima salute.
Così, dopo Porto Cesareo, anche lungo la costa neretina, l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, giudica “eccellente” la qualità delle acque di balneazione.
Nel consueto bollettino, elaborato sulla base dei campionamenti e dei risultati analitici del quadriennio 2016-2019, Arpa ha proceduto a classificare lo stato di salute delle acque pugliesi, confermando l’ottimo stato di quelle neretine.
I monitoraggi sono avvenuti in nove siti fissi: sorgente delle Quattro Colonne, Santa Maria al Bagno, Santa Caterina, Torre dell’Alto, Torre Uluzzo (due), Torre Inserraglio, Sant’Isidoro e Torre Squillace.
L’Italia ha recepito la Direttiva europea 2006/7/CE sulle acque di balneazione, prevedendo due parametri microbiologici (Escherichia coli ed Enterococchi intestinali) e la frequenza di campionamento mensile nell’arco della stagione balneare (da aprile sino alla fine di settembre) secondo un calendario prestabilito.
