Famiglie e comitive, tutti presenti i turisti nel Salento. Unico assente, il sole

Il sole non ha fatto capolino per tutta la mattinata di oggi, 2 maggio, ma strade, piazze e lungomari hanno registrato il tutto esaurito. Sta funzionando il super ponte del Primo maggio.

Solo qualche anno fa destagionalizzazione e diversificazione sembravano delle parole prive di significato per il turismo leccese; di più delle formule da lezione di marketing turistico senza alcuna ricaduta possibile. Basta passeggiare per le vie del capoluogo leccese, per i centri belli, bellissimi del Salento, per le marine che si preparano a vivere la nuova stagione estiva e cominciano ad imbellettarsi, che ci si rende conto, invece, che la destagionalizzazione dei flussi turistici e la diversificazione dell’offerta è qualcosa che funziona. E funziona per davvero.
 
Certo, occorrono anche delle occasioni per potersi mettere alla prova ed indubbiamente il ponte del primo maggio ha rappresentato la migliore delle occasioni. Un weekend extra strong, messo in conta a quello light del 25 aprile cha ha riempito il Salento di turisti, di vacanzieri che sono riusciti a ritagliarsi qualche giorno di relax ed hanno scelto il tacco dell’Italia e della Puglia per riposarsi e ritemprarsi.
 
Il tutto prima della breve rincorsa alle vacanze estive, dove il Salento la gioca già da leader, ma che da sole non bastano a dare la patente al territorio di ‘potenza turistica’.
Per rendere questo comparto dell’economia veramente produttivo c’è bisogno di spalmare la presenza di turisti e vacanzieri per un periodo molto più lungo dell’anno, un periodo che non si concentri e consumi esclusivamente nei mesi di luglio e agosto.
 
C’è bisogno anche che si riesca e metter sul mercato non solo le comodità degli eleganti alberghi leccesi e salentini, ma anche la nuova e sempre più diffusa forma di accoglienza rappresentata da bed and breakfast e dagli agriturismi. Sì, proprio gli agriturismi che in questi ultimi mesi hanno ricevuto l’attenzione anche della formazione regionale che ha dato vita alle figure di “gestori” in corsi finanziati con i denari comunitari, corsi che certamente renderanno i corsisti formati i nuovi gestori e i nuovi proprietari, non solo più professionali nell’accoglienza ma con qualche rudimento in più di marketing utile per l’autunno, quando tali tipologie turistiche potranno essere sempre più attrattive per chi deciderà di passare qualche giorno di vacanza nel Salento dopo i grandi fuochi estivi e magari si godrà di più il territorio dopo le tante movide agostane che un po’ lo consumeranno e lo renderanno caotico.
 
Insomma, un’azione sinergica che può integrare bellezze del territorio e nuove forme di accoglienze, sperando nel bel tempo che è la cornice più importante a cui i successi delle vacanze sono sempre rimandati.