Dopo la segnalazione sul posto sono giunti i Carabinieri del Nucleo Artificieri che messo in atto il piano previsto per le operazioni e la messa in sicurezza dell’area
Giuseppe Di Matteo fu strangolato e sciolto nell’acido l’11 gennaio 1996, per punire il padre, Santino, dalla "imperdonabile" colpa di aver scelto di collaborare con la giustizia