Il gup Giulia Proto, al termine dell'udienza preliminare, ha accolto l'istanza della difesa dell'imputato. Il giudizio abbreviato verrà discusso in data 16 febbraio.
Nel frattempo lo specialista avrebbe stabilito che il 21enne di un piccolo paese del Basso Salento, indagato per violenza sessuale, risulterebbe capace d'intendere e di volere al momento dei fatti.
Un 50enne risponde dell'accusa di violenza sessuale aggravata. Inizialmente si trovava ai domiciliari, ma dopo avere violato le prescrizioni è finito in carcere.
Secondo il gip, il 69enne forniva uno "spazio" dove giocare e perfino fumare sigarette. E in cambio chiedeva un prezzo assai alto, al quale le piccole vittime non erano in grado di opporsi.
Il processo sarà discusso il 5 maggio prossimo. Intanto, la madre della vittima si è costituita parte civile chiedendo un risarcimento di 100mila euro.
Invece, i tre ragazzini saranno sentiti nella giornata di mercoledì, dinanzi al gip, nel corso dell'incidente probatorio, presso la Procura dei Minorenni.
I fatti contestati si sarebbero verificati tra il 2012 e il 2017. La vittima delle presunte molestie è una bambina di Lecce di appena 4 anni all’epoca dei fatti.