‘Il turismo, a patto che… Un’analisi tra previsioni ottimistiche e buone notizie’. L’editoriale di Cosimo Durante

Ci scrive il presidente del Gruppo di Azione Locale Terra d’Arneo Cosimo Durante, che riflette sulle prospettive dell’economia regionale, alla luce dei successi in campo turistico degli ultimi anni.

Le previsioni ottimistiche dei primi mesi dell’anno sono state non solo confermate, ma addirittura superate da un risultato che già oggi ci fa comprendere che tipo d’estate ci dobbiamo aspettare. Una stagione folgorante per il Salento, nonostante il meteo non sia stato ancora propriamente estivo, e che ci spinge a riflettere sulle ricadute economiche che questa freschezza del brand salentino è in grado di determinare.

Il quadro che abbiamo davanti è fatto di arte, architettura, percorsi museali, cultura religiosa, eventi di intrattenimento, musica di tradizione, gastronomia, un patrimonio inestimabile al quale vanno doverosamente associati e aggiunti i servizi, in termini di trasporti e di efficienza complessiva.

Non si sfugge. Le buone notizie arrivano se tutto il sistema gira nella giusta direzione e se tutti gli ingranaggi concorrono a farlo girare a regime. Anche in termini di sicurezza del territorio bisogna fare in modo che tutto calzi a pennello, l’ordine pubblico e l’organizzazione dell’industria della vacanza devono rispettare i livelli minimi di accettabilità che non sempre in certe realtà riflettono la bellezza del territorio.

La firma dell’accordo col Ministero dell’Interno è un segnale di attenzione del Governo ma anche di responsabilità da assumere a livello di enti locali, enti intermedi, forze di polizia locali, e tessuto imprenditoriale. Una sfida vera e propria il cui esito saprà dirci se l’esperienza di questi anni e il successo del Salento in termini di immagine e gradimento sarà vera o gloria oppure soltanto una moda destinata ad un fragile frammento temporale che prima o poi verrà inevitabilmente superato, così come è avvenuto per altre località turistiche che, dopo qualche anno di tutto esaurito, stanno conoscendo stagioni tristi a livello di riscontri.

L’equilibrio è certamente delicato, forse troppo, perché i conti si fanno con tutti e non solo con quelli che parlano o scrivono sui giornali. E’ il cittadino che fa la differenza, se rispetta l’habitat naturale, se non sversa i rifiuti a ridosso delle campagne, se fa i conti perbene e secondo un giusto ed equo criterio. E’ il commerciante che emette lo scontrino, così come quello che non approfitta degli stranieri sul conto al ristorante che saprà darci certezza sul futuro della nostra industria turistica. E’ il cittadino che affitta la casa al mare, la cosiddetta seconda casa, rispettando le regole del settore, con affitti regolari e dichiarazioni ufficiali, in modo che anche il servizio di nettezza urbana possa accorgersi dei vacanzieri in chiaro, dimenticando quelli oscuri che producono rifiuti come tutti, ma che il servizio pubblico non raccoglie e che poi giungono magicamente sulle piazzole di sosta di qualche superstrada a scorrimento veloce.

Insomma tutto fa brodo, ma deve essere un buon brodo, con gli ingredienti giusti. Tutto aiuta, economicamente parlando, ma non bisogna adagiarsi o cullarsi troppo. Fino ad oggi stiamo ancora raccogliendo l’attività di semina degli anni d’oro delle buone amministrazioni, ma adesso bisogna seminare meglio per non rimanere schiacciati da un numero impressionante di visitatori che mette a dura prova la tenuta del sistema provinciale.

Il Salento è migliorato è vero, ma non tanto quanto è cresciuto il suo appeal. Se mai ci si dovesse accorgere che tutto questo credito non è meritato, le conseguenze sarebbero esiziali per tutti coloro che ci vivono e che ci sperano.



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