Si tratta di Antonio Gatto e Giovanni Gallo che però diversi anni hanno esercitato il ruolo di giudici presso il palazzo di giustizia di viale De Pietro.
La pubblica accusa aveva invocato la condanna a 3 anni. Secondo l’ipotesi accusatoria, il padre avrebbe impedito alla figlia il fidanzamento con un coetaneo a lei gradito e l’avrebbe maltrattata.
I giudici hanno ridotto la pena che era stata inflitta in primo grado, poiché i reati sono stati riqualificati. I giudici hanno dunque accolto la tesi difensiva del legale