Gli psichiatri, attraverso quattro colloqui in carcere con l'omicida reo confesso di Daniele De Santis ed Eleonora Manta, dovranno valutare la sua capacità d'intendere e di volere al momento dei fatti.
È il 21 agosto, un mese prima dell’omicidio, quando Antonio De Marco scrive sul suo diario che ucciderà Daniele. E se non troverà una ragazza continuerà a farlo
Il ragazzo appuntava su questo diario interiore, a partire dal mese di gennaio, la propria sofferenza ed i propositi omicidiari, ponendosi il dubbio di essere "nato per uccidere".
La lettera in cui lo studente confessa l’omicidio ad un’amica è stata trovata dai Carabinieri del Ris di Roma nella cartella “bozze” dell’indirizzo mail del 21enne.
La richiesta di un nuovo interrogatorio potrebbe avvenire prima che la difesa avanzi la richiesta di perizia psichiatrica, per far luce sui lati oscuri della personalità di De Marco.
Dunque, l'assassino potrebbe essersi cambiato le scarpe o essersele sfilate per non lasciare impronte e ciò avvalorerebbe ancor di più la tesi della premeditazione.
Nelle carte dell'inchiesta sono confluiti i bigliettini scritti a penna da Antonio De Marco, che hanno certamente un ruolo centrale per chiarire i punti oscuri del massacro di via Montello